lunedì 27 ottobre 2014

Verona festeggia i 30 anni dei Senza Terra in Brasile

I 30 anni dei Senza Terra in Brasile diventano spunto per parlare di giustizia. Di quella giustizia che, come proclama il titolo dell’incontro fissato per venerdì 31 ottobre al Centro unitario missionario (Cum) in via Seminario a San Massimo, “deve essere di questo mondo”.
L’appuntamento, organizzato dall'Editrice Missionaria Italiana in collaborazione con il Centro Missionario di Verona, la rivista ComboniFem, l’associazione MLAL, Rete Radié Resh e il Centro Unitario Missionario di Verona con inizio alle 20.45, avrà per protagonista il leader stesso del Movimento Sem Terra, João Pedro Stédile, eccezionalmente a Verona per dare voce al movimento contadino nato nel 1984, dalle occupazioni di terra nel sud del Brasile. Coordina la serata il teologo Marco Dal Corso.
L’occasione è offerta dall’uscita del libro “La lunga marcia dei Senza Terra”, scritto a tre mani da Claudia Fanti, Marinella Correggia, Serena Romagnoli e pubblicato da EMI, per raccontare la prima storia del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra, nato 30 anni fa in Brasile per coordinare le lotte dei contadini schiacciati dai latifondisti. Il Movimento ha creato una vera e propria nuova cultura popolare, grazie anche all'alleanza con la "Pastorale della terra" della chiesa brasiliana, con le comunità di base, i vescovi e i teologi della liberazione, ed è oggi presente in 24 stati del Paese, coinvolgendo un milione e mezzo di persone.
La figura di Stédile è particolare e rilevante. Il coordinatore del Movimento è nato a Rio Grande del Sud da piccoli agricoltori di origine italiana, le cui famiglie erano emigrate dal Veneto e dal Trentino Alto Adige. Fin da ragazzo si è legato alla Commissione Pastorale della Terra, dove è iniziato il suo lavoro a favore dei contadini senza terra, che ancora oggi è più vivo che mai.

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