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venerdì 31 gennaio 2014

Attività del Centro Qalauma, un nuovo anno ricco di novità

A Qalauma, centro di Riabilitazione per Giovani e Adolescenti privati di libertà, il nuovo anno si preannuncia ricco di attività interessanti per i ragazzi.
Gli ultimi mesi del 2013 sono stati infatti importanti per lo svolgimento di molti corsi proposti dal Programma Liber’Arte che si sta svolgendo in collaborazione con ProgettoMondo Mlal. Alcuni giovani reclusi hanno persino avuto la possibilità di uscire dal Centro per presentare le loro abilità artistiche durante due eventi pubblici, in novembre a El Alto e in dicembre nella Piazza San Francisco nel centro di La Paz, in occasione delle celebrazioni per la commemorazione dell’anniversario della dichiarazione dei diritti umani.
I corsi proposti a Qalauma sono stati svariati, oltre a quelli permanenti, di carpenteria, agronomia, cucina e panificio, i ragazzi sono stati coinvolti in corsi bimestrali e trimestrali dal contenuto artistico e culturale. Le lezioni di chitarra tenute da Miguel Gutierrez, per esempio, hanno intrattenuto 15 ragazzi che hanno così appreso le basi per poter suonare: gli insegnamenti teorici su accordi e melodie, si sono combinati con l’insegnamento della pratica, cosicché i partecipanti potranno esercitarsi su una base ben concreta.
Di grande interesse è stato anche il corso tenuto dall’organizzazione artistica COMPA che opera a El Alto. Quest'ultima ha infatti proposto un corso di arte video-visuale, e i ragazzi, circa venti, sono stati accompagnati nella creazione di un cortometraggio, un videoclip in cui sono emerse le loro doti artistiche. L’entusiasmo dei giovani utenti è stato grande, e il prodotto finale di ottima qualità, tanto che gli educatori di COMPA hanno deciso di far partecipare il cortometraggio a un concorso di cinema di El Alto, e il breve filmato si è aggiudicato il premio per la tematica più originale. Certamente l’esperienza si ripeterà quest’anno!
Un’altra attività che ha appassionato i ragazzi tanto da essere rinnovata per altri tre mesi è quella di disegno grafico: nella sala di informatica del Centro i ragazzi hanno imparato a utilizzare programmi come Photoshop per disegnare volantini, cartelloni e copertine per CD.
Oltre a tutto questo si sono succeduti corsi di musico-terapia e teatro, e chiaramente non poteva mancare un torneo di calcio a 5 presso la palestra del Centro; inoltre il gruppo musicale creato dai ragazzi di Qalauma, i Sentencia, ha continuato a provare le cover delle canzoni preferite. Questo gruppo di 7 ragazzi è stato invitato a suonare alla piazza centrale di La Paz, San Francisco, dove si è esibito con entusiasmo davanti a un pubblico folto e interessato.
Anche Angel e Fernando, due giovani che stanno vivendo a Qalauma, hanno avuto la possibilità di esibirsi presentando i loro pezzi hip-hop in un evento pubblico tenutosi in una piazza de El Alto, ottenendo un ottimo successo soprattutto in virtù dei loro testi che ci ricordano come i ragazzi privati di libertà mantengano la voglia e abbiano il coraggio di riscattare questo periodo difficile della loro vita: “voglio uscire da ciò in cui mi sono messo, tornare a vivere, risorgere come la fenice” recita il brano più applaudito del duo.
Visto il successo delle attività svolte nell'anno appena concluso, si respira una grande fiducia per le proposte di questo 2014. Il corso di disegno grafico è già ripreso con la partecipazione di altri 10 ragazzi.
Anche le lezioni di musico-terapia stanno continuando, con l’ambizioso obiettivo di preparare un varietà radiofonico che potrà andare in onda nei prossimi mesi; Pamela e Evelyn, le volontarie che organizzano questo corso, stanno lavorando per dare la possibilità al gruppo Sentencia di incidere un primo album.
A metà gennaio sono poi cominciati altri due corsi di grande interesse: Jhonny, uno dei giovani reclusi, si è coraggiosamente proposto di tenere un suo corso di disegno: sarà affiancato da un educatore e sono già 15 i ragazzi che hanno deciso di partecipare a quest’attività. Inoltre è iniziato anche un corso di letteratura e scrittura creativa, con l’obiettivo di creare un libro di racconti scritti dai ragazzi, lo stesso corso prevede anche la costruzione di maschere con garze di gesso, una maniera per avvicinare i ragazzi al mondo della letteratura distaccandosi da metodi frontali e accademici.
Sempre a gennaio Pawel, un volontario polacco, sta tenendo una serie di incontri per presentare ai ragazzi le tradizioni, la musica, la storia e la geografia del proprio paese: la proposta è stata molto apprezzata dai primi due gruppi di 15 giovani, tanto che l’incontro si ripeterà per gli altri ragazzi.
Naturalmente si attende l’inizio di altre attività, si terrà per esempio un corso di fotografia, uno di marionette, e l’organizzazione COMPA tornerà al centro per proporre la creazione di un nuovo cortometraggio, visto il successo della prima produzione.
Questo fiorire di attività dimostra quanto i giovani di Qalauma sentano la necessità di svolgere una grande varietà di progetti che li possano mettere nella condizione di esprimersi, di sfogarsi, di imparare, di avvicinarsi all’arte o apprendere le basi di una professione; tutto questo con l’entusiasmo proprio dei giovani, e con la consapevolezza che un giorno quello che stanno imparando e conoscendo nel Centro potrà essere una base solida e valida per riprendere la propria esistenza nella società, riscattando così questo periodo difficile della propria vita.
L’impegno di ProgettoMondo e del Programma Liber’Arte si propone costantemente di aiutare i giovani in questa direzione: la presenza di volontari internazionali e di educatori è di un’importanza strategica per i ragazzi privati di libertà, i quali possono contare su persone che hanno la voglia di mettere le proprie conoscenze, abilità e sensibilità a loro disposizione.
Il 2014 è iniziato nel modo migliore sotto questo punto di vista, e le varie attività avranno senz’altro un seguito importante.

Mirko Olivati
Volontario Sve
ProgettoMondo Mlal Bolivia

lunedì 27 gennaio 2014

Vita Dentro, un modello di carcere documentato in un video

Il progetto Vita Dentro è arrivato al capolinea, concludendo così il secondo intervento di ProgettoMondo Mlal nelle carceri di Nampula e provincia. Un percorso iniziato nel 2006 con un primo progetto “Diritti in Carcere” e documentato in un recente video di 20 minuti realizzato dall’equipe tecnica della Kenzi Productions, guidata dalla regista Annamaria Gallone.
Le testimonianze dirette dei reclusi ed ex reclusi, degli operatori e animatori, dei famigliari e dei nuovi datori di lavoro raccolte dalla cinepresa, testimoniano per immagini e parole la straordinaria evoluzione che ha avuto il nostro intervento nelle carceri di Nampula città e provincia. E soprattutto sono testimonianze che parlano anche “oltre” il tema del carcere e/ o della detenzione… perché testimoniano in maniera incontrovertibile come piccole opportunità di cambiamento, se offerte in un quadro e contesto pensati, possono davvero rimettere in moto le vite personali e collettive.
Sono stati anni in cui la nostra organizzazione può elencare una serie di risultati, conseguiti e consolidati, davvero importanti per il contesto locale: dal trasferimento delle detenute in una struttura esclusivamente dedicata a loro a una serie di buone pratiche a partire dal lavoro dei detenuti in carcere e nelle imprese del territorio, fino alla possibilità di fare cultura all’interno della struttura carceraria.
Lasciamo quindi un modello di carcere a tutto il Paese, che prosegue nel progetto binazionale Liber’Arte, avviato nel frattempo a Maputo (e a La Paz). Ha inoltre preso avvio un progetto sulla responsabilità sociale d’impresa –Responsabilidade- con sede a Nampula e come primo partner capofila l’Università Cattolica del Mozambico.
Il Mozambico è un Paese in profonda trasformazione. I 2/3 del bilancio dello Stato è finanziato dell’esterno, con il rischio di far diventare il Paese un artefatto dell’industria dello sviluppo invece che un territorio dotato di una propria sovranità. Infine un dato che conferma quanto appena detto: il Rapporto sullo Sviluppo Umano (ISU) del 2013, compilato dall' Organizzazione delle Nazioni Unite, pone il Mozambico al terzultimo posto su una lista di 186 Paesi.

Guarda il video qui sotto:



martedì 19 novembre 2013

Un nuovo spazio ricreativo al centro Qalauma

Il Centro Qalauma è pronto a garantire arte e cultura agli adolescenti e giovani detenuti.
Grazie a ProgettoMondo Mlal, a ISEAT, all’importante apporto economico dell’Unione Europea e allo sforzo degli stessi ragazzi reclusi, il primo Centro di rieducazione per minori in area penale nella storia della Bolivia è riuscito a convertire un ambiente trascurato in un’ampia infrastruttura ricreativa.
In questo spazio è nato il centro culturale Liber’Arte, attrezzato in un ampio salone dove è stato creato un semplice fondale scenografico con l’affissione di un telone, elaborato e posizionato dai giovani detenuti del laboratorio di carpenteria e sartoria. Si sono arricchite le pareti con tessuti colorati che danno calore all’ambiente e che quindi stimoleranno gli incontri. La trasformazione di spazi buii e freddi in spazi caldi e allegri, dove prima solo gli strumenti musicali davano un po’ di colore, è stato il primo passo per inaugurare un luogo dove i giovani detenuti potranno esprimersi liberamente.
Uno spazio che può contare anche di una stretta equipe di insegnanti di musica che permetterà ai ragazzi di provarsi nell’arte musicale con maggior professionalità. E allo stesso modo, grazie all’aiuto di diverse istituzioni e volontari, si è riusciti a fornire strumenti musicali locali e elettronici perchè i giovani possano avere maggiori possibilità di provare diversi stili musicali, incanalando emozioni e comunicazione positive e propositive.
Per inaugurare il nuovo spazio culturale non poteva mancare un rituale di offerta alla pachamama (madre terra). Alla cerimonia erano presenti le autorità del Regime Penitenziario, del Ministero del Governo e delle istituzioni che hanno dato un appoggio a questo nuovo programma riabilitativo avviato in queso Centro. Subito dopo il rito principale, il talento e l’entusiasmo dei giovani ha sorpreso tutti gli astanti: un gruppo musicale ha aperto il programma seguito dalla narrazione di un racconto da parte di una volontaria e si è concluso con un intervento emozionante dei giovani che con testi poetici hanno fatto riflettere sul peso della realtà da reclusi che vivono e su come ogni giorno loro stessi si puniscano per l'errore che hanno commesso.
Il Progetto LiberArte ha tra i suoi obiettivi proprio quello di favorire l’inclusione delle attività culturali e dell’arte terapia nei programmi di riabilitazione e reinserimento degli adolescenti e giovani detenuti: una proposta avanzata proprio in un periodo in cui l’accesso all’arte e alla cultura sono particolarmente promosse in Bolivia attraverso le politiche pubbliche dello Stato.
Qalauma, del resto, è attento alle politiche del Paese andino, dato che il rapporto di partecipazione dello Stato e della società civile è indispensabile per arrivare agli obiettivi fissati. Questa partecipazione è un processo in continuo sviluppo, che permette agli operatori di andare avanti, di cercare l’implementazione di azioni unite che facilitino l’accesso di sensibilizzazione, formazione e creazione nell’ambito artistico e culturale.
Per dare sostenibilità a queste azioni è fondamentale contare su uno spazio fisico in cui stimolare la creatività dei giovani e facilitare processi di formazione e abilitazione in differenti aree artischiche. Un luogo in cui gli adolescenti e giovani possano districarsi liberatamente nello scambio, analisi e dibattiti sulla cultura e le sue forme d’espressione.
Qalauma, dalla sua aperturta, è attrezzato anche di una biblioteca che, al momento, rappresenta un’estensione dello Spazio Culturale. Attualmente la biblioteca si sta rafforzando per riempire gli scaffali con una quantità di letteratura che permetta ai giovani di ampliare la propria creatività e trascendere la reclusione fisica che soffrono, liberando la mente verso l’orizzonte creativo e chimerico e costruendo così il proprio destino.
Restano altri spazi da riempire, che aspettano solo la creatività dei giovani.
Per questo si deve continuare a muoversi per incidere sulle scelte della politica affinché questa proposta pilota del carcere possa diventare sostenibile e possa essere riproposta in altri luoghi penitenziari. Solo in questo modo si procederà al processo di democratizzazione dell’arte e della cultura tra gli esseri umani in condizione di vulnerabilità.

Peggy A. Martínez B.,
ProgettoMondo Mlal Bolivia

venerdì 15 novembre 2013

Felicità, un ponte tra Baricella e la Bolivia

Felicità è la forza di camminare con le proprie gambe. Questo il messaggio con cui, 8 adolescenti detenuti nel primo carcere minorile della storia boliviana, hanno voluto contribuire al 13° Concorso di poesia e racconti concorso organizzato dal Comune di Baricella (Bologna) e dalla Casa di Riposo Il Corniolo per dare a tutti, senza limite di età, la possibilità di esprimersi su un tema, così centrale nell’arco di tutta la nostra vita, come è quello della felicità.
Quest’anno l’obiettivo del Concorso era mettere a confronto, attraverso la scrittura, le diverse idee di felicità in culture differenti. Dunque, per la prima volta, il concorso ha aperto la competizione anche a partecipanti non direttamente legati al comune di Baricella, e dunque anche a persone non italiane residenti all’estero e che hanno la passione per la scrittura.
Così hanno partecipato persone da USA, Messico, Serbia, Svizzera, Algeria, Iran, Brasile e Bolivia e ogni partecipante ha mandato il suo scritto in lingua originale, poi tradotto in italiano da persone qualificate. La tematica del concorso era la felicità: ogni partecipante doveva comporre un racconto o una poesia sulla felicità intesa come sensazioni, ricordi, emozioni, percezioni.
A quest’iniziativa sono stati invitati a partecipare anche i ragazzi del Centro di rieducazione Qalauma (La Paz- Bolivia): grazie al programma di cooperazione allo sviluppo “LiberArte” promosso da ProgettoMondo Mlal, gli adolescenti qui reclusi stanno riscoprendo le proprie risorse profonde attraverso la musica, il disegno, la corporeità, le arti plastiche, la fotografia, il teatro e la scrittura.
Qalauma è il primo centro dedicato agli adolescenti. Soltanto fino a un paio di anni fa i minori erano costretti a convivere nell’infernale carcere San Pedro di La Paz, a fianco ai detenuti adulti e, troppo spesso, subendone ogni tipo di minaccia, violenza, ricatto. Da qualche mese la loro vita, seppure dietro le sbarre, è enormemente cambiata. Grazie a questo programma cofinanziato dall’Unione Europea, l’arte si sta rivelando un prezioso strumento con il quale iniziare a conoscere se stessi, affrontare il loro passato e l’esperienza artistica, guidati da persone esperte. Tutto ciò sta aiutando i giovani di Qalauma a ri-narrare la loro storia, scoprendone i punti di forza per costruire un presente e pianificare un futuro.
Grazie agli organizzatori del concorso, e a Ester Bianchini, una volontaria bolognese di ProgettoMondo Mlal che a Qalauma ha trascorso un paio di anni di servizio civile e impegno, è stato possibile creare un ponte tra il Comune di Baricella e ProgettoMondo Mlal in Bolivia. All’interno del programma LiberArte è stato così promosso parallelamente un piccolo concorso letterario interno al Centro, al quale hanno partecipato la maggior parte dei 150 giovani ospiti. Attraverso una giuria, composta da educatori e ragazzi, sono stati infine selezionati 8 elaborati che hanno raggiunto Baricella.
Quello che hanno scritto José, Kalef, Angel, Diego Ariel, Lorenzo Rodrigo, Julio Cesar, Gonzalo, José Daniel, ha commosso tutti: hanno parlato di felicità partendo dalle loro storie e dalle loro difficoltà, sottolineando il lato positivo e ciò che li ha rafforzati: la felicità è la forza di camminare con le proprie gambe. Pensano alla felicità come speranza per il loro futuro, e come modo di vivere il presente anche attraverso le opportunità che il Centro Qalauma sta affrendo a loro.
La premiazione si è svolta lo scorso 26 ottobre in Comune. Il sindaco Andrea Bottazzi aveva messo a disposizione l’atrio dove dal 20 al 26 di ottobre sono rimasti esposti gli elaborati così da essere votati dai visitatori dell’esposizione. Alla premiazione, oltre al sindaco e il presidente della casa di riposo il Corniolo, Nicola Sisto, erano presenti anziani, bambini delle scuole, ragazzi, familiari. Vincitrice premiata, un’altra straniera, la pakistana ormai da anni residente a Baricella, Noor Asma. Nell’occasione è stato presentato anche il progetto Qalauma con un ringraziamento particolare per l’ONG ProgettoMondo Mlal per il suo quarantennale impegno a fianco degli ultimi e soprattutto delle giovani generazioni.
Ai ragazzi boliviani verrà inviata una pergamena personalizzata per la loro partecipazione al concorso: sarà un bellissimo regalo di Natale e un augurio che altre iniziative come questa possano segnare di ottimismo e speranza l’anno che verrà.