martedì 10 novembre 2015

Studenti nel buio della sala e dell'Africa

Se foste ancora dei giovani studenti delle Superiori, se vi capitasse di andare a vedere un film africano con la vostra scuola, cosa vi aspettereste?
Certo, il Festival del Cinema Africano a Verona è un’ottima occasione per perdere lezione, quindi per molti di loro magari è già una motivazione valida… e uno; ma a qualcun altro balenerà senz’altro nella testa: “ma che razza di film stiamo andando a vedere? Sarà una sottospecie di documentario o una cosa stramba tutta loro… Se no per quale motivo il prof mi porterebbe a vedere un film… africano?!?”
Sabato e lunedì mattina alle 9 e mezza questi ragazzi delle superiori, con più o meno queste domande, erano nella sala del Cinema-Teatro dello Stimate.
Io, volontario in Servizio civile con l'Ong ProgettoMondo Mlal, ero in galleria a svolgere il compito di tecnico-proiezionista, e mi immedesimavo in loro, sia mentre scorrevano le immagini del film Timbuktu di sabato, sia con Certified Halal di lunedì, e ci sono riuscito!
Timbuktu non è piaciuto molto. Sebbene il tema della Jihad fosse di grande attualità, ritmo e significati reconditi, hanno reso un po’ ostico il film ai ragazzi. Un film drammatico, nel quale si tratta dell’avvento della Jihad in Mali, nella città da cui poi prende il titolo il film.  Siamo in Mali e, all’inizio la Jihad appare come una dittatura all’acqua di rose in cui, gli stessi facenti parte dell’organizzazione, si muovono con imbarazzo nelle stesse regole che proprio loro impongono ai cittadini, ma non sarà così per tutto il film. Alla fine la Jihad si imporrà con durezza nel Paese. Nella trama e presentazione dei personaggi, il lungometraggio procede lentamente e con molte metafore di difficile interpretazione, eppure importanti per la comprensione del finale che dunque risulta sbrigativo.
Gran successo ha avuto invece Certified Halal che, nelle votazioni, ottiene anche il consenso dei giovani giudici. Il film è una commedia che tratta il tema della verginità in Algeria, con molta ironia e irriverenza, con un’esagerazione del cliché del “matrimonio combinato” e delle tradizioni di oggigiorno; il tutto, anche la casualità e lo scontro che danno inizio all’avventura per le famiglie delle due promesse spose, si svolge attraverso viaggi  che si possono riassumere in un unico grande viaggio che non finisce neanche al termine della “pellicola”.
Se foste quei ragazzi che in questi giorni erano in sala, avreste reagito anche voi allo  stesso modo? Non ci pensate troppo e venite a provare un film presentato al Festival. La settimana, così come questo bellissimo evento di Cinema Africano, sono solo all’inizio e, potersi immedesimare (non solo negli studenti, ma anche nei personaggi del grande schermo), ha appena il prezzo di un biglietto per il cinema.

Sandro Castaldelli
Casco Bianco Verona
ProgettoMondo Mlal

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