venerdì 18 gennaio 2013

Gli studenti di Rovereto imparano a non mangiare da soli

Sono state oltre 40 le classi delle scuole primarie e secondarie di Rovereto e periferia che, insieme a gruppi giovanili parrocchiali, hanno visitato la mostra sul cibo “Io non mangio da solo”, in occasione del Natale dei popoli.
Il percorso didattico e interattivo proposto dalla nostra organizzazione per stimolare l’approfondimento sui temi del diritto al cibo, della sicurezza e della sovranità alimentare nei Paesi del Sud del mondo e su una corretta e più equa alimentazione in tutto il globo, è stato allestito all’Urban Center dal 3 al 23 dicembre.
Una proposta didattica che si basa sull’esperienza attuata in 10 progetti di cooperazione e auto sviluppo, realizzati da ProgettoMondo Mlal in America latina e in Africa.
Nel mondo circa un miliardo di persone non mangia a sufficienza e un altro miliardo di persone rivela invece problemi di salute legati al troppo mangiare. Nel Sud del mondo anche i piccoli agricoltori spesso soffrono la fame perché sono costretti ad abbandonare le loro terre, perché non possono competere con le leggi del mercato globalizzato. Inoltre perdono la possibilità di riprodursi le sementi per la dipendenza dalle multinazionali produttrici delle sementi geneticamente modificate, fertilizzanti e anticrittogamici.
La mostra riassume in pochi pannelli e con semplicità di linguaggio la complessità del tema del cibo e individua le connessioni tra Nord e Sud del Mondo, tra ricchi e poveri, tra chi produce e chi consuma, tra sviluppo e sottosviluppo. Essa aiuta quindi grandi e piccoli a riflettere sulle vere cause della fame del mondo, sugli interessi che ruotano attorno a quello che mangiamo, e a orientare in modo più consapevole i nostri consumi alimentari.
Nel corso delle visite all’Urban Center, noi accompagnatori abbiamo adattato gli stimoli, l’animazione, l’interazione a seconda delle diverse età dei visitatori, seguendo i suggerimenti degli esperti curatori della mostra.
La nostra impressione e anche quella degli insegnanti accompagnatori è che la maggior parte dei ragazzi abbiano potuto scoprire le vere cause della fame e acquisito nuove conoscenze sulla produzione, sulla provenienza, i viaggi e le filiere del nostro cibo.
Raccontare ai giovani l'importanza delle culture alimentari non è sempre facile: non sono molti quelli che a casa o a scuola trattano il tema del consumo equilibrato del cibo secondo la piramide alimentare. L'argomento, pur essendo complesso, è stato affrontato portando esempi concreti che hanno colpito l'interesse dei ragazzi, stimolando la loro curiosità e la voglia di mettersi in gioco e che forse li porterà, un domani, a essere un po' più consapevoli.
Queste tematiche troppo spesso vengono percepite in maniera distaccata e superficiale. Si pensa sempre che le problematiche legate alla malnutrizione o alla denutrizione siano degli aspetti lontani da noi e che colpiscano solamente i territori dei paesi in via di sviluppo.
Uno degli scopi della mostra, oltre a far conoscere le numerose proposte di Progetto Mondo Mlal, è invece proprio quello di riuscire a trasmettere l’importanza di una corretta alimentazione e far riflettere il visitatore sulle scelte quotidiane che noi tutti possiamo intraprendere, poiché ogni nostra decisione ha delle ricadute fondamentali sull’intera collettività.

Federica Manfrini e Michele Toss,
animatori ProgettoMondo Mlal

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