lunedì 26 agosto 2013

I bambini di Lima ringraziano ChievoVerona

160 bambini e adolescenti peruviani, alla presenza delle autorità del Municipio di Ate e di una rappresentanza italiana, hanno inaugurato, il 20 luglio scorso nell’estrema periferia di Lima due campi da calcio e un Centro di accoglienza realizzati grazie alla solidarietà di A.C. ChievoVerona , delle sue società affiliate e dei suoi tifosi.
L’accordo, siglato nel 2012 tra la società sportiva A.C. ChievoVerona, l’ong ProgettoMondo Mlal e l’associazione peruviana di Bambini e adolescenti lavoratori Manthoc, prevedeva alcuni lavori di ampliamento e ristrutturazione di un vecchio impianto sportivo e ricreativo in una delle zone più disagiate della metropoli peruviana, Amauta.
Bambini e adolescenti di questo quartiere possono ora contare su nuovi spazi attrezzati e sicuri per le attività educative, lo sport e il divertimento.
Grazie alle iniziative promosse nella stagione 2012-2013 da A.C. ChievoVerona e da alcune sue società affiliate (soprattutto Cortenuovese, Sondalo, Terracina, Alta Giudicarie, Asd Valentino Mazzola), impegnate a loro volta in una bellissima gara di solidarietà, sono stati raccolti fondi per rimettere in sicurezza i campi di calcio e di volley e per ristrutturare la Casa di accoglienza del Manthoc.
Il progetto si poneva l’obiettivo di offrire ai bambini e adolescenti del quartiere uno spazio rinnovato di aggregazione, di sostegno dello studio e delle attività di doposcuola. Tali attività risultano preziose per sviluppare le capacità e la creatività di ragazzi abituati, da sempre, a svolgere da protagonisti anche piccole attività economiche, come la creazione di cartoline, magliette e prodotti alimentari, utili appunto a ricavare fondi per l’autosostentamento e l’attività di sensibilizzazione promosse dall’associazione Manthoc.
Al momento del taglio del nastro, l’Assessore del Comune di ATE, Vilma Palomino, ha dunque pubblicamente ringraziato i partner italiani e confermato da parte dell’amministrazione locale l’impegno per la realizzazione di altre strutture sportive e la promozione di attività ricreative nella zona.
Alla cerimonia era presente una delegazione italiana in visita al Progetto: l’assessore del Comune di Cuneo, Franca Giordano, Dino Pirri e Paolo Reineri dell’Azione Cattolica Ragazzi, e Simona Sordo della cooperativa ORSO di Torino, accompagnati dal presidente e dalla vicepresidente dell’Ong ProgettoMondo Mlal, Mario Lonardi e Ivana Borsotto, e dal coordinatore del Progetto “Il Mestiere di Crescere”, Marco de Gaetano.
Da parte sua, il presidente di ProgettoMondo Mlal, Mario Lonardi ha ricordato che, grazie alla collaborazione con A.C. ChievoVerona, si sta portando avanti questa specifica iniziativa di solidarietà dedicata allo sport per il completamento della quale la società gialloblu ha già assicurato il proprio sostegno per il prossimo biennio. Tale sostegno si inserisce nel progetto di cooperazione “Il Mestiere di Crescere” che, da più di 2 anni, si impegna a costruire risposte concrete in tema di diritti dell’infanzia . Un'ulteriore dimostrazione, quindi, che lo sport può offrire un’opportunità di riscatto e un’occasione di aggregazione importante e significativa.
Don Dino Pirri dell’Azione Cattolica Ragazzi ha poi celebrato una breve cerimonia religiosa a cui ha fatto seguito un torneo di calcetto con la partecipazione di 14 squadre, organizzate in due categorie, (Pibes amigos, Los Jotitas, Manthoc-Yerbateros, Manthoc-Amauta, Nufat, Los novatos, Pibes, Jants, Amauta 1, Los pibes, Los novatos, Jotitas, Barcelona).
Per dovere di cronaca: nella categoria Bambini, nella finale contro il Manthoc Amauta, hanno vinto i Pibes Amigos, mentre nella categoria Adolescenti contro la Jans (acronimo di “Insieme realizzeremo i nostri sogni”), ha avuto la meglio la squadra di Los pibes. Al termine, la cerimonia di premiazione per tutti i partecipanti con coppe, medaglie e gadget offerti da A.C. ChievoVerona .
I festeggiamenti sono proseguiti attorno alla Casa del Manthoc, che dista poche decine di metri dall’impianto sportivo ristrutturato e inaugurato il 20 luglio. Con i lavori realizzati la Casa può contare oggi su due piani e diversi locali per le attività, nonchè su nuovi accessi sicuri, e inoltre, sempre con i fondi raccolti grazie all’iniziativa di solidarietà Chievo-Perù, è stato acquistato un computer e sistemati un nuovo angolo cottura, 1 frigorifero e 1 lavabo, che consentiranno la preparazione di prodotti a base di cacao la cui vendita servirà utili a coprire costi di gestione della Casa.
Ciò nonostante, il quartiere Amauta ha ancora molti bisogni, in termini di spazi verdi e di servizi, ma soprattutto necessita di opportunità di aggregazione giovanile, e su questo la Casa di accoglienza Manthoc fa e può fare ancora molto. Qui le condizioni di povertà sono infatti particolarmente acute e, in termini di opportunità di lavoro e generazione di reddito, l’oggettiva crescita del resto del Paese non trova ancora un effetto immediato nelle zone urbano-marginali.

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