L’accordo, siglato nel 2012 tra la società sportiva A.C. ChievoVerona, l’ong ProgettoMondo Mlal e l’associazione peruviana di Bambini e adolescenti lavoratori Manthoc, prevedeva alcuni lavori di ampliamento e ristrutturazione di un vecchio impianto sportivo e ricreativo in una delle zone più disagiate della metropoli peruviana, Amauta.
Bambini e adolescenti di questo quartiere possono ora contare su nuovi spazi attrezzati e sicuri per le attività educative, lo sport e il divertimento.
Grazie alle iniziative promosse nella stagione 2012-2013 da A.C. ChievoVerona e da alcune sue società affiliate (soprattutto Cortenuovese, Sondalo, Terracina, Alta Giudicarie, Asd Valentino Mazzola), impegnate a loro volta in una bellissima gara di solidarietà, sono stati raccolti fondi per rimettere in sicurezza i campi di calcio e di volley e per ristrutturare la Casa di accoglienza del Manthoc.
Il progetto si poneva l’obiettivo di offrire ai bambini e adolescenti del quartiere uno spazio rinnovato di aggregazione, di sostegno dello studio e delle attività di doposcuola. Tali attività risultano preziose per sviluppare le capacità e la creatività di ragazzi abituati, da sempre, a svolgere da protagonisti anche piccole attività economiche, come la creazione di cartoline, magliette e prodotti alimentari, utili appunto a ricavare fondi per l’autosostentamento e l’attività di sensibilizzazione promosse dall’associazione Manthoc.
Al momento del taglio del nastro, l’Assessore del Comune di ATE, Vilma Palomino, ha dunque pubblicamente ringraziato i partner italiani e confermato da parte dell’amministrazione locale l’impegno per la realizzazione di altre strutture sportive e la promozione di attività ricreative nella zona.
Alla cerimonia era presente una delegazione italiana in visita al Progetto: l’assessore del Comune di Cuneo, Franca Giordano, Dino Pirri e Paolo Reineri dell’Azione Cattolica Ragazzi, e Simona Sordo della cooperativa ORSO di Torino, accompagnati dal presidente e dalla vicepresidente dell’Ong ProgettoMondo Mlal, Mario Lonardi e Ivana Borsotto, e dal coordinatore del Progetto “Il Mestiere di Crescere”, Marco de Gaetano.

Don Dino Pirri dell’Azione Cattolica Ragazzi ha poi celebrato una breve cerimonia religiosa a cui ha fatto seguito un torneo di calcetto con la partecipazione di 14 squadre, organizzate in due categorie, (Pibes amigos, Los Jotitas, Manthoc-Yerbateros, Manthoc-Amauta, Nufat, Los novatos, Pibes, Jants, Amauta 1, Los pibes, Los novatos, Jotitas, Barcelona).
Per dovere di cronaca: nella categoria Bambini, nella finale contro il Manthoc Amauta, hanno vinto i Pibes Amigos, mentre nella categoria Adolescenti contro la Jans (acronimo di “Insieme realizzeremo i nostri sogni”), ha avuto la meglio la squadra di Los pibes. Al termine, la cerimonia di premiazione per tutti i partecipanti con coppe, medaglie e gadget offerti da A.C. ChievoVerona .
I festeggiamenti sono proseguiti attorno alla Casa del Manthoc, che dista poche decine di metri dall’impianto sportivo ristrutturato e inaugurato il 20 luglio. Con i lavori realizzati la Casa può contare oggi su due piani e diversi locali per le attività, nonchè su nuovi accessi sicuri, e inoltre, sempre con i fondi raccolti grazie all’iniziativa di solidarietà Chievo-Perù, è stato acquistato un computer e sistemati un nuovo angolo cottura, 1 frigorifero e 1 lavabo, che consentiranno la preparazione di prodotti a base di cacao la cui vendita servirà utili a coprire costi di gestione della Casa.
Ciò nonostante, il quartiere Amauta ha ancora molti bisogni, in termini di spazi verdi e di servizi, ma soprattutto necessita di opportunità di aggregazione giovanile, e su questo la Casa di accoglienza Manthoc fa e può fare ancora molto. Qui le condizioni di povertà sono infatti particolarmente acute e, in termini di opportunità di lavoro e generazione di reddito, l’oggettiva crescita del resto del Paese non trova ancora un effetto immediato nelle zone urbano-marginali.
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