Prima del tragico terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio scorso, ProgettoMondo Mlal lavorava a un progetto di sicurezza alimentare, cofinanziato dall’Unione Europea, che si sarebbe dovuto concludere nel maggio di quest’anno.
Insieme ai partner locali, Cresfed e Cefecacc, è stato allora relativamente facile organizzare un’immediata risposta, seppur in un contesto di confusione totale e di sorpresa generalizzata. E seppure la mission e l’esperienza delle tre istituzioni non sono certo quelli degli interventi emergenza, si è cercato di far valere il senso di vicinanza, la solidarietà e la buona conoscenza del contesto. A partire da questa specificità, e all’interno di un processo di ricostruzione che si ritiene debba ormai passare dalla risposta umanitaria d’emergenza alla cooperazione allo sviluppo, ProgettoMondo Mlal e i partner haitiani stanno da tempo lavorando a una strategia di intervento in tema educativo che vuole essenzialmente offrire un contributo a tre problemi specifici:
Rispetto alla precarietà e mancanza di un’infrastruttura scolastica garantire la dotazione di impianti transitori.
Infatti la carenza di tali strutture in tutta l’area di Léogane è tra le cause principali della generalizzata precarietà nelle condizioni di insegnamento.
Per la stessa ragione, l’anno scolastico in corso (in Haiti il calendario scolastico va da ottobre a giugno) è stato anche fortemente penalizzato con un tasso di riduzione di scolarità a meno del 50%.
Di fronte alle conseguenze psicologiche post-terremoto, e ai danni rilevanti della sfera emotiva alla popolazione scolastica e agli insegnanti, potere offrire un sostegno e un accompagnamento psicologico per bambini e adulti.
Infatti l’effetto traumatico del terremoto sta provocando un’effettiva riduzione dei già precari indicatori di rendimento scolastico. La convivenza costante con le situazioni traumatiche, senza il rafforzamento di elementi di sostegno psico-sociale e di resilience, potrebbe compromettere definitivamente lo sviluppo emozionale della popolazione scolastica coinvolta. Anche gli insegnanti presentano un quadro di trauma che impedisce lo sviluppo di un’adeguata funzione pedagogica.
Rispetto all’alto livello di vulnerabilità di rischi da fenomeni naturali, introdurre una nuova cultura della prevenzione, della tutela e del controllo di territorio naturale e strutture.
E’ indubbio infatti che la mancanza di una cultura della prevenzione, specie nel settore scolastico, retroalimenta il senso di timore permanente e quindi amplifica gli effetti del trauma subito. Il territorio haitiano è ad altissima vulnerabilità rispetto a rischi climatici e geologici, per cui risulta altamente prioritario soddisfare questa necessità.
Il Progetto “Scuole per la Rinascita” pretende trattare in maniera integrale e interdipendente queste problematiche sfruttando investendo molto sul rafforzamento delle competenze locali.
L’intervento perciò prevede parallelamente un triplice impegno: una selezione coordinata e partecipata di 4 scuole da ricostruire nelle zone rurali di Léogane, per un totale di 1200 bambini/e coinvolti, la promozione di una tecnologia antisismica e rispettosa dei protocolli ministeriali, e la relativa fornitura di mobilio e suppellettili; quindi un’attività di rafforzamento psico-pedagogico, mediante la formazione, aggiornamento e supporto agli insegnanti di almeno 10 scuole rurali, in merito alla messa in atto di un nuovo curriculum scolastico, per un totale di 2400 bambini/e e 94 insegnanti;
e infine l’introduzione di un programma di prevenzione e gestione dei rischi da disastri, con azioni formative e campagne di informazione rivolte a bambini, insegnanti e genitori, con il coinvolgimento di 2400 bambini/e, 94 insegnanti e 500 genitori.
In definitiva, la fase cosiddetta di ricostruzione, deve significare non solo il ripristino delle condizioni pre-esistenti, ma un’opportunità concreta, e sostenibile anche in futuro, per superare i limiti strutturali di un sistema educativo fragile e precario.
In questo momento, infatti, il potere trasformare una catastrofe in un momento di cambiamento costituisce la sfida principale e la priorità di tutti coloro che partecipano alla ricostruzione: autorità nazionali ed entità di cooperazione internazionali.
Per un quadro delle scuole e gruppi meta coinvolti nel progetto: www.progettomondomlal.org
Mario Mancini
Programmi ProgettoMondo Mlal
martedì 12 ottobre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento