giovedì 23 giugno 2016
Un anno di crescita collettiva
Conoscere una nuova realtà, vivere un’esperienza in tutte le sue sfumature, avere il coraggio di crescere e affrontare le proprie scelte.
Silvia Tizzi, laureata in pedagogia nel 2014 a Genova è la testimone di questo percorso innovativo e sociale. Una ragazza che ha deciso di vivere un anno in un Paese lontano dal suo, del quale non conosceva niente se non poche informazioni generali, il Perù. La sua scelta è stata personale, appoggiata da amici e parenti sta crescendo professionalmente ma soprattutto umanamente. Il suo sogno di fare un viaggio nell’America del Sud si è realizzato grazie al Servizio Civile di ProgettoMondo Mlal.
È un’esperienza che fa vedere con i propri occhi la vera situazione sociale di una realtà tra le più eterogenee. L’impatto con questo mondo è forte e la curiosità di Silvia le ha fatto notare parecchie differenze culturali rispetto al paese di origine. Una tra le tante è il fatto che in Perù un quarto dei bambini lavora. Questo dato può lasciare basiti, ma bisogna entrare nell’ottica di quella società. I così detti Niños y Adolescientes Trabajadores, infatti, sin da piccoli sono abituati a lavorare in casa o nei mercati per aiutare la famiglia. Ma ormai da 40 anni Manthoc, organizzazione che favorisce il diritto allo studio dei bambini lavoratori, ha aiutato molti ragazzi a valorizzare il loro ruolo all’interno della società. Grazie a un percorso accompagnato infatti, viene loro insegnato che ciò che fanno per la cittadinanza è importante e contributivo. Essi riescono a dire con orgoglio che sono dei lavoratori e sognano di realizzarsi come persone.
Silvia appunto fa parte di questo progetto e si occupa di far visitare ai delegati italiani i diversi centri del Manthoc che sono presenti sul territorio peruviano. Ogni 6 mesi è incaricata di informare la Sede Centrale di ProgettoMondo Mlal di Verona, dei cambiamenti e i progressi che stanno avvenendo all’interno del progetto ‘Il Mestiere di Crescere’.
Grazie a questa sua esperienza che terminerà ad agosto, Silvia ha imparato ad apprezzare altri aspetti di quella che può essere considerata la sua nuova terra. Durante questo anno è riuscita a cogliere una diversa cognizione del tempo: ha imparato a dare la giusta importanza a qualcosa che prima le pareva scontato. Ma nonostante questo possa essere un lato positivo, la non preoccupazione del rispetto del tempo può essere frustrante. Per esempio, per un colloquio di lavoro a Silvia è capitato di aspettare un’ora, e anche nei bar e nei ristoranti, persino un panino può arrivare con tempi biblici.
Tramite l’incontro ravvicinato con i bambini è riuscita anche ad ammirare la maturità con i quale essi affrontano le loro giornate. Sono infatti consapevoli delle loro condizioni familiari e fanno di tutto per cercare di aiutare i genitori. Sono dei piccoli adulti dai quali, secondo Silvia, dovremmo prendere esempio. I bambini occidentali dovrebbero essere informati delle situazioni che esistono nelle altre parti del mondo. Perciò la nostra volontaria al suo ritorno continuerà a diffondere questo interscambio, portando la sua esperienza nelle scuole e nelle associazioni italiane.
Il suo viaggio sta per terminare ma questa esperienza l’ha fatta maturare e si sente orgogliosa di aver intrapreso questo percorso, portando soddisfazione alla sua famiglia, al ProgettoMondo Mlal, ma soprattutto a se stessa.
Demetra Pollinari, studentessa del liceo linguistico Maffei a Verona
Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
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