Nampula, città di 471.717 abitanti, conosciuta come la capitale del Nord del Mozambico, ha registrato negli ultimi decenni un improvviso sviluppo, tanto demografico, quanto economico, commerciale e sociale.
Città dal clima tipicamente tropicale, dove la cultura dominante, quella Makhuwa, convive con altrettante peculiarità tradizionali; è stata di recente teatro di importanti svolte politiche.
Le elezioni municipali dello scorso anno hanno infatti visto il successo del Movimento Democratico del Mozambico (Mdm), che ha preso il posto del Fronte di Liberazione del Mozambico (Frelimo), al governo della provincia dal 1998.
Tra le iniziative avviate dalla nuova amministrazione c’è “Wayra wa Wamhula”, ovvero “Lo Splendore di Nampula”; proposta direttamente dal Presidente del Consiglio Municipale, Mahamudo Amurane. Suo obiettivo è garantire dignità e salute ai cittadini grazie a piani di raccolta dei rifiuti, che risaltino l’importanza di una città pulita e decorosa.
Il Presidente ha inoltre esortato tutti i 22 municipi della provincia ad aderire al programma, grazie a grandi campagne di propaganda dalle forti tinte patriottiche. “Tutti i cittadini sanno che Nampula – afferma Amurane – è la città più attraente ed attiva del paese dal punto di vista economico, perché ricca di risorse naturali e culturali che la rendono una meta interessante per i grandi investimenti”. Ha sollecitato quindi anche la popolazione a contribuire volontariamente versando 100 meticais (2,5 euro) in favore della causa e raccomandando ad ognuno di collaborare secondo le proprie possibilità (consigliando ad esempio agli imprenditori facoltosi di deporre una somma congrua).
La sua richiesta si appoggia su due punti: considerati il deplorevole stato di igiene e pulizia della città e l’elevato debito ereditato dal precedente Consiglio Municipale, secondo Makhuwa, è compito ora di tutti i cittadini risolvere il problema.
Si può allora pensare che il nuovo Presidente stia stimolando nei cittadini una forma molto sentita di cittadinanza attiva? Forse sì, ma non sono pochi i mozambicani che invece sono in disaccordo, in particolare in merito alle richieste di contributi volontari. Per capire questa loro posizione è necessario sapere che in Mozambico all’interno della bolletta della luce – pagata tra l’altro con un “contratto a pagamento anticipato” – sono automaticamente aggiunte due tasse: il canone della radio e la tassa per i rifiuti (che quindi viene già versata).
Considerato inoltre che si tratta di un Paese dove in una famiglia si possono trovare in genere dai 3 agli 8 figli, dove il lavoro non è né facile da trovare, né particolarmente remunerativo (con un Pil procapite nominale di 634$ nel 2012), si sente spesso chiedersi: “Come posso dare un contributo in denaro al governo? Loro di certo ne dispongono facilmente, non noi che lottiamo ogni giorno per la nostra sopravvivenza!”.
Da questa osservazione si può dedurre che, sebbene questa iniziativa abbia il merito di smuovere le coscienze della popolazione sui problemi dell’inquinamento urbano e ambientale, dall’altro si pone in modo chiaramente poco efficace di fronte ad una cittadinanza alla quale questo tipo di problemi giungono meno impellenti, certo meno di quelli quotidiani di guadagnarsi del cibo ed un tetto.
Restiamo in attesa di vedere se l’amministrazione di Nampula sarà capace di cogliere queste critiche e di riformulare dunque le proprie strategie.
Cristina Danna
Casco Bianco a Nampula
ProgettoMondo Mozambico
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