Aristide e Rosalba, cooperanti storici del Mlal in Ecuador e fondatori dell’attivissimo gruppo Mlal Brianza, riceveranno sabato 3 maggio dal Rotary Club Colli briantei il Signum Honoris Causa, riconoscimento assegnato a personalità del territorio che si siano distinte per comportamenti esemplari. La premiazione avverrà in occasione delle Giornate Rotariane di Arte e Cultura organizzate al Monastero della Misericordia, Missaglia (Lecco).
Entrambi insegnanti delle scuole superiori (Rosalba per le materie scientifiche, Aristide invece letterarie) hanno insieme costruito molto di più di una famiglia. Entrambi, infatti, fin da giovanissimi hanno dedicato tutto il proprio tempo utile agli altri. A partire dalle due esperienze fatte in Ecuador dalla fine degli anni Settanta, al fianco delle comunità indigene più fragili delle Ande, hanno contribuito allo sviluppo del Paese a livello sanitario ed educativo.
Dall’84 all’87 Aristide e Rosalba sono nella provincia di Pichincha a 3.000 metri con un progetto della Ong veronese Mlal. L’obiettivo è sostenere la crescita dell’intera comunità (poi duramente colpita nell’87 da un terremoto) con diversi interventi di assistenza sanitaria ed educativa. Un’ulteriore esperienza di volontariato all’estero, perciò, che li segnerà per sempre.
Al loro rientro in Italia, a Casatenovo, insieme ad altre realtà locali costituiscono un’associazione, L’Arco, per la prevenzione del disagio femminile per la quale lavorano entrambe, soprattutto nell’attività di doposcuola e animazione sociale di cui, Rosalba, diviene ben presto la coordinatrice. Nel frattempo l’instancabile Aristide si offre volontario anche in un’altra associazione, “Fabio Sassi” di Merate, per l’assistenza domiciliare ai malati oncologici.
Nel 1993, proprio a Casatenovo, nasce il gruppo Mlal Brianza a sostegno dei progetti che l’ong madre andava realizzando in molti Paesi di America latina e Africa e, parallelamente, promuovono una sensibilizzazione sui temi dello sviluppo e della solidarietà nelle scuole e nella ormai comune rete di associazioni. Dal 2007, supportati dalla figlia Sara, fanno nascere anche una biblioteca interculturale, L’Angologiro, per l’insegnamento della lingua italiana nelle nuove comunità di origine straniera e, in generale, per assicurare sostegno e assistenza alle famiglie che vivono a tutt’oggi situazioni di grave povertà.
Aristide Nannini insieme a sua figlia Sara ha poi recentemente scritto un libro, “Gli porterò un vasetto di miele”. In uno stile, apparentemente asciutto, quasi cronachistico, vengono espressi l’incertezza e la precarietà dell’essere umano. Sara, infatti, nata sanissima, per una disattenzione del personale paramedico, era stata subito infettata da un germe: a partire da questo fatto ha subito numerosi interventi, resi difficili e preoccupanti per la criticità della situazione. E il padre, autore del libro, se da una parte cerca di far tacere le sue emozioni e quelle della sua famiglia, dall’altra riconosce il sostegno morale offertogli da parenti e amici, e soprattutto l’aiuto proveniente da un’incrollabile fede in Dio.
Il Mlal deve molto a entrambi, come alla loro figlia Sara, per l’impegno assolutamente gratuito e indefesso che dedicano a ogni iniziativa che possa contribuire a offrire solidarietà e aiuto al prossimo.
Ogni anno, attraverso il gruppo Mlal Brianza, portano sul nostro territorio un diverso progetto di cooperazione allo sviluppo sviluppandone temi, problemi e risorse. Ospitano infatti testimoni dei progetti in cui lavoriamo in America latina e Africa facendoli incontrare con la popolazione e le istituzioni casatesi. Insieme sono garanti della parte di mission che più sta a cuore alla nostra associazione. Che è poi quella che, nelle parole del nostro ex presidente Enzo Melegari, punta soprattutto ad “abbattere muri e costruire ponti. Instancabilmente”. Al nord come al sud del mondo.
Info Mlal Brianza
Lucia Filippi
Comunicazione ProgettoMondo
venerdì 2 maggio 2014
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