Fonds-Verrettes, 26
ottobre 2012 - Dopo 5
giorni di pioggia ininterrotta, il fiume venerdì era in piena e la
popolazione ricordava l’inondazione del maggio 2004. La strada, che
corrisponde al letto del fiume, è completamente sommersa. Pur senza allarmismo, tutti sono preparati al peggio.
Non c’è modo di
arrestare la salita del livello dell’acqua che sta invadendo la
strada principale, quella che connette la regione con Port-au-Prince (e che
coincide con il letto del fiume normalmente in secca) con le vie interne
dei quartieri più bassi dove, tra l’altro, si trovano l’edificio del
Comune e la Scuola Elementare Nazionale. Quest'ultima aloggiata in un edificio di
fortuna, in via provvisoria dal 2004.
La
popolazione locale dice che non si era mai visto prima un perdurare
tanto lungo e intenso delle piogge nella zona, e che, sebbene per
ora non si contino morti tra la popolazione, non si ha idea dei danni
che ciò possa provocare. Non preparati al fenomeno, fatalisti, ma
soprattutto molto dediti alla lettura della Bibbia, e con il sorriso
sempre sulle labbra, gli haitiani pensano al diluvio universale. D’altra parte,
è sorprendente constatare che 5 giorni di pioggia, in un contesto
vulnerabile e non preparato come questo, possono rappresentare una
catastrofe.
Finalmente,
durante la notte le piogge si sono arrestate e sabato mattina il sole
è tornato a splendere. La strada è ancora impraticabile, ma un po' alla volta il
livello dell’acqua scende.
Petra Bonometti,
cooperante ProgettoMondo Mlal Viva Haiti
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