Fonds-Verrettes,
25 ottobre 2012. L’uragano
Sandy doveva passare al largo della costa occidentale, e dirigersi
direttamente verso Cuba e le Bahamas, dove si prevede l’impatto
maggiore.
Haiti
doveva essere toccata solo di striscio, trovandosi nel cono
periferico di Sandy. Qualche danno maggiore era previsto per
l’estremità a Sud-Ovest dell’isola, nella zona di Jeremy e
Cayes. Ma Sandy si è dimostrata ben all’altezza di suo cugino
Isaac e sta picchiando più duro del previsto su tutta l’isola,
dove la maggior parte dei dipartimenti sono in Allerta Rossa.
Le
piogge e il vento sono aumentati progressivamente nel corso di
mercoledì 24 ottobre e dalle 15 in poi la capitale era paralizzata
per il fuggi fuggi simultaneo della gente che correva a rifugiarsi a
casa. Oggi tutto fermo nella capitale e nel Sud del paese.
L’equipe
del progetto Viva Haiti si trova a Fonds-Verrettes, ben al sicuro
nella nostra casa-ufficio. Il vento picchia forte con raffiche miste
a pioggia che arrivano a 120 km/h. Nessun pericolo qui, ma
l’importante è restare al sicuro lontano dal fiume gonfio, che
costituisce da sempre la maggiore minaccia. Sembra che una propagine
di Sandy stia investendo la costa meridionale e orientale: è da lì
infatti che stanno arrivando i venti più forti.
Il
rientro in capitale è in stand-by sino al ritorno in secca e a
condizioni di sicurezza del rio, sul cui giaciglio passa l’unica
strada.
Petra
Bonometti
cooperante ProgettoMondo Mlal "Viva Haiti"
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