venerdì 28 maggio 2010

Quando il carcere si apre al territorio

Cinquecento ettari di terra fertile a 150 chilometri da Nampula, nel nord del Mozambico. È qui che ProgettoMondo Mlal è impegnato nell’avvio del nuovo centro agricolo Itoculo: uno spazio aperto da circa 6 mesi per essere destinato a 70 reclusi giunti alla metà della pena e in regime di semilibertà. Una struttura già utilizzata come prigione nel periodo coloniale, e poi abbandonata. E su cui adesso il dipartimento penitenziario del paese sta investendo perché possa divenire un centro di produzione industriale in grado di fornire tutte le carceri del nord. E non solo. L’idea infatti è quella che l’attività agricola si trasformi in creazione di impresa per la commercializzazione dei prodotti. Non solo per ricavare introiti da destinare alle carceri del nord, ma anche per puntare alla formazione dei detenuti coinvolti, insegnando loro a coltivare gli orti.
In Mozambico la gente non è ancora abituata a vivere delle ricchezze delle proprie terre.
Molta della frutta viene buttata e comprata da altri Paesi, specie il Sudafrica. Manca la concezione di privilegiare la produzione propria, insieme a quella di conservare e trasformare gli alimenti. Una sensibilità ancora tutta da creare e che potrebbe fare della struttura penitenziaria una concreta risorsa per la comunità.

Proprio il 26 maggio il “Centro Aberto Itoculo” è stato inaugurato dal ministro della Giustizia, Maria Benvinda Levi, insieme alle autorità locali e, naturalmente, a ProgettoMondo Mlal che con loro collabora nel programma di cooperazione “Vita dentro” avviato a marzo. Dal ministro l’invito ai detenuti di proseguire nell’apprendimento delle tecniche agricole che stanno sperimentando, e alla popolazione locale quello di collaborare e guardare al carcere come a una possibilità in più per lo sviluppo di tutti. Già adesso il centro di salute della penitenziaria, unico nel territorio, accoglie i malati del luogo, condividendo con loro le poche medicine disponibili.

Chiara Bazzanella, ufficio comunicazione ProgettoMondo Mlal

giovedì 27 maggio 2010

La nonviolenza come antidoto al razzismo

Una giornata di formazione per parlare di nonviolenza come antidoto al razzismo. L’incontro, pensato per il Cartello di associazioni “Nella mia città nessuno è straniero” – di cui ProgettoMondo Mlal fa parte - è in realtà aperto a chiunque sia interessato a parteciparvi. L’appuntamento è per il 5 giugno dalle 14.30 alle 19.30 nel monastero di Sezano.

Questo il programma:

Dopo una breve introduzione di Mao Valpiana su alcuni concetti chiave del
metodo nonviolento, verranno proposti due video di mezz'ora ciascuno, tratti
dalla serie "Una forza più potente", sulle lotte di liberazione
nonviolenta del XX secolo:

Ø Nashville, eravamo guerrieri (1960)
Ø Sudafrica, libertà durante la nostra vita (1985)

Verranno quindi individuati gli elementi comuni ai due casi storici, e si proseguirà con dei laboratori per ragionare, lavorando in gruppo, sulle diverse tematiche che riguardano i momenti decisivi e i passaggi obbligati nello sviluppo di una campagna nonviolenta.

Le domande aperte sono molte: che cosa significa cambiamento nelle relazioni,
nei fini, nei mezzi? Che cosa è necessario nella mia realtà per andare in
questa direzione? Quali sono gli ostacoli; che cosa facilita; quali sono i
punti di forza? Come si giustifica e come si delegittima il potere? Come
si coltiva la cittadinanza attiva? Come si costruisce un potere diffuso
nella società? A che punto siamo nella relazione tra diffusione del potere
e cultura della leadership? In che misura alcune caratteristiche della
lotta nonviolenta, come presa di decisioni consensuali e negoziazione,
sono presenti, praticabili e praticate nella vita dei gruppi?

mercoledì 26 maggio 2010

Casa, lavoro e diritto alla città

Nel corso degli ultimi dieci anni, ogni anno, 22 milioni di persone nel mondo sono riuscite a risolvere il problema legato alla precarietà delle proprie abitazioni, migliorando di conseguenza le loro condizioni di vita.
Risultati, però, non ancora sufficienti, anche per l’enorme crescita delle città avvenuta nello stesso periodo di tempo.
Di fatto quindi, le migrazioni verso le zone urbane, unite a una crescente disuguaglianza nella possibilità di accedere a una casa e a un terreno per costruirla, hanno fatto sì che il numero di persone residenti in zone povere (villas, favelas ecc.) sia passato da 776 a oltre 827 milioni nel mondo.
Per far fronte a situazioni di forte disagio abitativo come queste, ProgettoMondo Mlal è impegnato in Argentina in un programma di sviluppo - “Habitando” - nato per generare e rafforzare iniziative per la costruzione di case popolari in settori poveri delle province di Santa Fe e Córdoba.
Un impegno portato avanti attraverso la collaborazione indispensabile con il partner locale Ave, l'associazione di abitazione economica che il mese scorso ha partecipato al Quinto Forum Mondiale (FUM) di Rio de Janeiro, dove oltre ventimila persone provenienti da 150 diversi Paesi si sono riunite per analizzare e discutere sulla velocità con cui si sta urbanizzando il mondo e sull’impatto di tale urbanizzazione su comunità, città, economie e cambiamento climatico.
Organizzato dalle Nazioni Unite, il FUM ha finito con il rappresentare l’evento più importante sulla gestione della crescita delle città, con funzionari, politici, accademici e leader sociali riuniti per analizzare politiche che generino città più inclusive e sostenibili.
Le conclusioni del Forum, sintetizzate nella “Carta di Rio”, si basano sul principio del diritto alla città e pongono enfasi sulla necessità di adottare politiche inclusive per assicurare che tutti gli abitanti, senza nessun tipo di discriminazione, abbiano accesso ai servizi pubblici e alle decisioni importanti.
Il diritto a un habitat sano e a una casa degna sono stati sanciti in numerosi patti e convenzioni internazionali sui diritti umani e nella stessa costituzione nazionale Argentina. Tuttavia, risulta ancora un diritto negato alla maggior parte della popolazione mondiale e lo stesso Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, ha definito le condizioni di vita nelle villas e nelle favelas come una violazione dei diritti umani.
Ave lavora da oltre 40 anni per promuovere - partendo da azioni e spazi distinti - una visione che contempli la casa come un diritto fondamentale e non come una semplice mercanzia. Anche, come detto, tramite il progetto Habitando, promosso e cofinanziato – oltre che da ProgettoMondo Mlal - anche dal Ministero degli Affari Esteri italiano, con l'obiettivo di applicare modelli partecipativi integrali per la costruzione di case popolari attraverso micro e piccole imprese. Il progetto mira a vincolare la domanda abitativa con l’offerta produttiva in ogni località, dove poi verranno costruite o migliorate le case, per contribuire a soddisfare le necessità abitative delle famiglie povere, e allo stesso tempo generare lavoro per i piccoli imprenditori locali della costruzione, portando ricchezza al territorio.
A livello nazionale esistono programmi che contemplano la costruzione di case con la partecipazione dei diversi agenti sociali e contribuiscono a generare sviluppo locale e lavoro per micro produttori organizzati. Tuttavia, la maggior parte del finanziamento nazionale è destinato alla costruzione di case attraverso appalti con grandi imprese, e non risponde nella stessa maniera ad altre domande dei settori poveri come ad esempio l’accesso a una casa degna, la regolarizzazione dei terreni demaniali, miglioramenti e ampliamenti a case già esistenti e crediti per l’auto-costruzione.

Articolo di Lucio Scardino, ufficio comunicazione progetto Habitando, pubblicato su "La Voz" il 22 aprile 2010

lunedì 24 maggio 2010

Giovani che si aiutano: dal vicentino per il Nicaragua

Quattromila ragazzi al lavoro per raccogliere fondi per chi è meno fortunato di loro. Senza guadagnare una lira, ma devolvendo il corrispettivo del lavoro svolto a specifici progetti di solidarietà.
È successo il 17 aprile nel vicentino, dove il Social Day quest’anno ha fruttato oltre 18mila euro da donare a diverse realtà impegnate in vari ambiti del sociale. Di questi, 820 sono stati destinati al programma “Futuro Giovane” di ProgettoMondo Mlal, che vede impegnata la nostra organizzazione per promuovere lo sviluppo umano, sociale, ed economico dei giovani di Chinandega, una delle municipalità più povere del Nicaragua.
La somma è stata raccolta grazie a quella mano disinteressata e gratuita che alcuni giovani vicentini hanno voluto dare alla cooperativa Insieme, già partner di ProgettoMondo Mlal in programmi di educazione allo sviluppo in Italia e in Europa.

Pulire magazzini, organizzare iniziative, dipingere muri e aiutare nell’allestimento di eventi, queste alcune delle attività svolte durante la particolare giornale di solidarietà, inserita all’interno dell’iniziativa "Azione province giovani", promossa dal dipartimento della Gioventù in intesa con l’Unione Province d’Italia, e dalla Provincia di Vicenza.
Il percorso di sperimentazione nella provincia di Vicenza ha visto crescere la partecipazione dei giovani locali dai 150 del primo anno (2007) ai più di 1.000 nel 2009 e ha promosso il coinvolgimento di 13 scuole del territorio e 20 contesti formali e informali della zona (oratori, gruppi giovanili, squadre sportive) e 40 organizzazioni di volontariato.

venerdì 21 maggio 2010

ProgettoMondo per la Junior Cup for Africa

Un’antropologa di chiara fama prendeva spesso a spunto il mondo del calcio, e l’immagine di una partita giocata in campo, per evidenziare la futilità dell’attività umana. Buffi omini in mutande che corrono inutilmente dietro a una cosa che rotola…, amava ripetere nelle sue affollate lezioni accademiche.
Eppure il calcio è il gioco più trasversale e popolare che esiste al mondo. E in quanto “popolare” può annoverarsi tra le attività sportive più democratiche ed economiche: si gioca in strada o sul prato, in 2, 5 o 22. Scalzi o con tacchetti, sulle cime delle montagne come sulla battigia del mare, con a contorno i gadget più costosi del caso o con a disposizione un semplice mucchio di stracci legati insieme.

ProgettoMondo Mlal ha perciò aderito alla prima edizione di Junior Cup for Africa, in programma per sabato 29 maggio allo Stadio San Siro di Milano. Una giornata interamente dedicata a sport, musica e solidarietà, che avrà per protagonisti ragazzi e bambini di tutta Italia.
Nel corso dell'evento, che gode del sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia, e che propone un ricco programma di intrattenimento, sarà possibile sostenere anche l’impegno della nostra organizzazione a favore dei giovani, e dello sviluppo dell’Africa – continente che da giugno ospiterà appunto i Mondiali di calcio, – con donazioni e offerte libere su libri, t-shirt e felpe.

Progetto Mondo Mlal realizza progetti di cooperazione allo sviluppo in 21 Paesi del Sud del Mondo. Da 44 anni lavora nelle comunità delle Ande boliviane come nella foresta amazzonica, nelle favelas brasiliane come sulle montagne del Marocco e nella brousse del Burkina Faso. In ciascuno dei suoi progetti porta opportunità di formazione, istruzione, microimpresa e produzione. In questi posti collabora con associazioni di donne e uomini, con enti pubblici e realtà private, tutti uniti per raggiungere lo stesso scopo: la crescita del proprio Paese, la difesa dei diritti umani di base.
E non c’è un Paese ProgettoMondo Mlal dove non si sia conclusa un’attività, festeggiato un risultato o inaugurata una struttura senza che da qualcuno venisse organizzata almeno una partita a calcio. Non c’è ospite o gruppo che non si sia ritrovato a disputare inverosimili dispute a pallone a quote inimmaginabili, in climi improbabili e in situazioni a dir poco comiche.
Il calcio, infatti, non contempla ricchi e poveri, belli o brutti, simpatici o antipatici, scemi o intelligenti. È sufficiente sapere tirare di pallone. E il solo saperlo fare ti può offrire delle opportunità che il Destino altrimenti non ti avrebbe mai assegnato. Può farti incontrare amici o nemici che nessuna rete internet ti avrebbe portato in casa. Ti può fare crescere nel corpo ma anche nello spirito al di fuori del circuito educativo tradizionale. Ti può aiutare a capire te stesso e il tuo prossimo. Può farti aprire al mondo con un sogno.

In definitiva, potrà anche essere che il calcio sia lo sforzo di inseguire una palla che rotola. Ma ciò che forse si sottovaluta è che a inseguirla non si è mai soli. Non si è mai “bianchi” o “vincitori”. Al contrario, si è sempre “assieme” e “uguali”. Nell’inseguire la palla che rotola si investe qualcosa che a noi pare molto più di un desiderio di competizione. Qualcosa che assomiglia molto all’affermazione di un diritto che a tanti può apparire persino banale. Il diritto a esserci per quello che si è, e a contare per ciò che si può dare. Il diritto a partecipare e –perché no- anche a provare a vincere.

ProgettoMondo Mlal per i giovani africani che sognano di vincere. La propria vita.
sostegno@mlal.org

Per maggiori informazioni sull'evento, scarica il comunicato stampa ufficiale

mercoledì 19 maggio 2010

Migrazione e minori in un seminario a Mestre

Progettazione e opportunità di finanziamento locali ed europee per la cooperazione. Con un occhio particolare ai progetti che vedono coinvolti i paesi di emigrazione verso l'Italia. Queste le finalità del seminario pratico sulla progettazione internazionale per operatori sociali ma anche cittadini e associazioni, in programma giovedì 20, 27 maggio e 3 giugno dalle 15 alle 18 nel centro civico di via Sernaglia a Mestre, su iniziativa di Associazione 3026 e Sumo società cooperativa sociale. E per ragionare sul possibile ruolo dei migranti e di chi lavora con essi come risorsa e stimolo a iniziative di cooperazione decentrata progettate secondo un reale modello partecipativo e con attenzione ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, anche ProgettoMondo Mlal interverrà all'iniziativa. Lo farà giovedì 27 maggio tramite Simona Polzot, già referente Marocco per ProgettoMondo Mlal ed esperta di tematiche sui minori, che presenterà le iniziative della nostra organizzazione nel campo della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza a rischio in Marocco.

Per maggiori informazioni sul seminario: www.sumonline.it

Assemblea a Cefalù sul turismo responsabile nel mondo

Casa Encantada e Bienvenidos! È con questi progetti, l'uno in Brasile e l'altro in Bolivia, che ProgettoMondo Mlal porta avanti il suo impegno nell'offrire a chi viaggia opportunità di visitare l'America latina con lo sguardo attento del turista responsabile.
Fondatrice dell'associazione italiana per il turismo responsabile, AITR, e membra del direttivo, la nostra ong dal 20 al 23 maggio sarà in Sicilia, a Cefalù, per partecipare a un'assemblea nazionale sul tema del turismo responsabile, che sia in grado di contribuire a uno sviluppo sostenibile dei paesi del sud del mondo.

Proseguono intanto, e per tutto il mese, gli appuntamenti in varie città italiane con i nostri cooperanti a Salvador de Bahia, Loris e Maria. Una scaletta fitta fitta di incontri per presentare il progetto “Casa Encantada”, che punta a fare incontrare cultura e turismo, cooperazione e solidarietà, progetti sociali e divertimento. E tutto nella meravigliosa città afrobrasiliana di Salvador.

martedì 18 maggio 2010

La Bolivia in difesa dell'acqua, anche con un forum

Acqua, una risorsa e un bene comune. Per difendere il quale la Bolivia è già scesa in campo in passato, e adesso continua a ricordarne l'importanza tramite un forum internazionale che si è appena concluso a Cochabamba.
Numerose le organizzazioni sociali europee presenti all'evento terminato ad aprile, per unirsi a quelle locali e individuare qualche valido spunto per portare avanti quella in Italia, come in Europa, sta rappresentando una nuova battaglia.
In un momento in cui il tema della privatizzazione dell'acqua sta prendendo piede anche da noi, va infatti ricordato che un tentativo in tale direzione fu per la prima volta messo in atto proprio in Bolivia, quando nel settembre del 1999 il governo decise di privatizzare l'acqua. Nello stesso periodo il comune di Cochabamba concedeva per trent'anni la gestione di qualsiasi risorsa idrica - persino quella dei pozzi privati - alle multinazionali Bechtel e Edison, provocando un aumento dei prezzi delle bollette triplicati in poco tempo, là dove un salario medio non supera i 60 dollari al mese e la spesa dell'acqua arriva ai 12. E senza alcun miglioramento dello stato degli impianti visto che, ancora oggi, buona parte della popolazione continua a restare esclusa dai servizi idrici essenziali.
Per questo la società civile non esitò a organizzarsi fin da subito in comitati e a manifestare con decisione e insistenza per l'abolizione della legge sulla privatizzazione. Scioperi e blocchi stradali in quel periodo erano all'ordine del giorno anche se la repressione da parte dallo stato centrale arrivava alla violenza.
L'apice del conflitto è stato raggiunto nell'aprile del 2000, che ha visto scendere in piazza più di 600.000 persone e dare il via ai cosiddetti “giorni della guerra dell'acqua”. Scontri con la polizia e la morte di cinque manifestanti oltre che centinaia di feriti: ma la sollevazione popolare è stata così forte, decisa e persistente da portare il governo ad abolire la legge e a rendere nuovamente pubbliche le imprese idriche.
Tutt'ora questa vicenda ha un forte peso nell'immaginario e nel vissuto dei cochabambini e più in generale ha assunto un forte valore simbolico in quanto esempio di come una forte partecipazione popolare possa riuscire a cambiare il corso degli eventi e le decisioni arbitrariamente stabilite da governi e multinazionali.

Una vittoria anche per Josè, il bambino protagonista del fotoracconto realizzato da ProgettoMondo Mlal in cui l'acqua è quella del fiume Tumusla, che scorre a 2.500 metri di altezza nelle valli boliviane.



Martino Bonato, casco bianco in Bolivia per ProgettoMondo Mlal

giovedì 13 maggio 2010

Giovani per lo sviluppo, una promessa per il futuro dell'Honduras

Un piccolo pezzo di Honduras, uno dei paesi più poveri dell’America latina, rivivrà in Brianza dal 12 al 18 maggio. Per una settimana, il gruppo locale dell’Organismo internazionale di cooperazione allo sviluppo ProgettoMondo Mlal ospiterà infatti a Casatenovo una delegazione di giovani honduregni che sarà protagonista di un interscambio con il territorio della Brianza.
Lazaro Hernandez Baquerano, Kelim Paola Paz Carbajal e Dany René Herrera Urbina sono ragazzi, appena maggiorenni, che nei loro villaggi partecipano al Progetto di cooperazione “Giovani per lo sviluppo”, avviato tre anni fa, grazie anche a un cofinanziamento dell’Unione Europea, in Honduras.
L’intervento promosso da ProgettoMondo Mlal si pone l’obiettivo di contribuire a costituire e rafforzare le organizzazioni rurali di 13 comunità del Sud del Paese per migliorare il lavoro agricolo, artigianale e socio-educativo. Quali principali beneficiari del Progetto sono stati privilegiati, appunto, gruppi di giovani e di donne.
La delegazione honduregna, accompagnata da alcuni nostri volontari, incontrerà nel corso della settimana diverse realtà del territorio che stanno offrendo sostegno o solidarietà alla realizzazione di questo progetto. Tra questi, in rappresentanza delle amministrazioni comunali, i sindaci di Casatenovo, Cremella, Monticello e Osnago. Quindi, i ragazzi saranno ospiti di alcuni istituti scolastici (Villa Greppi, “Graziella Fumagalli”, “Gandhi” e Fondazione Minoprio) per incontrare gli studenti con i quali scambiare testimonianze ed esperienze.
Il programma li vedrà poi protagonisti di alcune visite in aziende locali, già partner del Progetto, come l’agriturismo “Brusignone” di Montesiro , il vivaio “Antonio Pennati” di Monticello, lo studio tecnico Cattaneo e Vimercati di Besana in B.za. Sono inoltre previsti incontri anche al Centro interculturale “L’angolo giro”, e con il Gruppo Valle Nava, le associazioni l’Arco e Il Mosto di Casatenovo, l’Istituto Paulo Freire di Milano.
A livello locale, il progetto è stato cofinanziato da Regione Lombardia e dal Comitato lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli, e dunque i giovani honduregni porteranno la propria testimonianza rispetto all’esperienza vissuta con il Progetto anche a queste due importanti istituzioni.
Infine, il 17 maggio, presso l’Auditorium “Graziella Fumagalli“, è prevista una serata di approfondimento sulla realtà dell’Honduras e su quanto si sta qui realizzando con il Progetto Giovani per lo Sviluppo.
L’associazione ProgettoMondo Mlal considera questa occasione molto preziosa per l’intero territorio della Brianza, sia per la concreta possibilità di scambio che offre ai nostri giovani, sia per il segno che i giovani honduregni lasceranno in tutti noi e che ci aiuterà a un rinnovato impegno per uno sviluppo valido dei Paesi del Sud del mondo.

mercoledì 12 maggio 2010

Cosa serve oggi ad Haiti? Parla Suzy Castor

Sostenere la causa di Haiti, appoggiando l'urgente rifondazione dello Stato locale, e puntando sulla formazione, specie dei più piccoli. Un messaggio diretto e chiaro quello che arriva da Suzy Castor, intellettuale storica haitiana, appassionata protagonista della vita politica del Paese, che ha alle spalle anche l’esperienza dell’esilio a cui, ai tempi della dittatura di Francois Duvalier, era stato condannato, il marito ex deputato, Gérard Pierre Charles.
La Castor – direttrice del Centre de recherche et de formation économique et sociale pour le développement (Cresfed), partner di ProgettoMondo Mlal ad Haiti – è in Italia in questi giorni ospite della nostra ong, per partecipare ad alcuni incontri pubblici e privati organizzati in diverse città. In particolare il 13 e 14 sarà a Sassari per un seminario internazionale proprio sulla realtà haitiana. Dopo un incontro di ieri con il Consiglio regionale in Piemonte, Suy Castor è passata oggi a Verona per incontrare i consiglieri comunali del Pd (insieme a una delegazione del Consiglio Regionale del Veneto guidata dal vicepresidente Franco Bonfante) e, in serata, la Comunità di Emmaus che sulla ricostruzione di 4 scuole ad Haiti ha mobilitato tutte le sue comunità a livello nazionale in una preziosa opera di raccolta fondi.
L’occasione di avere un personaggio di questo calibro a Verona è particolarmente preziosa proprio oggi che, spenti i riflettori sulla scena delle rovine, il Paese Haiti e il suo popolo sono tornati nell’ombra a cui già li aveva condannati la Storia.
Eppure il momento è tra i più difficili. Ora che la primissima emergenza è passata e le fosse con decine di migliaia di cadaveri sono state chiuse. Ora che sono da ricostruire tutte le infrastrutture e mancano competenze e fondi per fare e per gestire. Oggi che c’è una generazione di orfani a cui restituire serenità e una tranquilla quotidianità.
E bisogna farlo, secondo la Castor, proprio a partire dalla stessa realtà di Haiti, da uno Stato che ha bisogno di tornare a prendere in mano la situazione, a tutti i costi, e con una particolare attenzione alla formazione di chi vive l'isola, a tutti i livelli, ma soprattutto, com'è naturale che sia, a partire dai più piccoli.
Per questo ProgettoMondo Mlal continuerà a lavorare nel Paese, per contribuire a ricostruire le scuole, e con esse il futuro del Paese. Per questo continuerà a sensibilizzare l’opinione pubblica perché non si stanchi di offrire il proprio contributo. E soprattutto perché nessuno dimentichi Haiti.
Ad Haiti, ProgettoMondo Mlal, lavora al fianco delle associazioni maggiormente impegnate per lo sviluppo del Paese e per la crescita della sua gente. Perché è indubbio che da ricostruire, oggi, non sono solo le case, ma la stessa società haitiana.

Casa Encantada: tursimo e solidarietà in Brasile

Da 8 anni Casa Encantada è aperta a turisti responsabili o a viaggiatori curiosi e attenti. Un Centro interculturale a Salvador de Bahia, nato come strumento di un progetto più vasto che punta a fare incontrare cultura e turismo, cooperazione e solidarietà, progetti sociali e divertimento.
E tutto nella migliore delle cornici, nella meravigliosa città afrobrasiliana, a 200 metri dal mare, nel verde intenso della natura del litorale, tra gente allegra, piena di speranza e fantasia.
Per presentare il progetto, insieme ai tanti che ci sono stati, i cooperanti di ProgettoMondo Mlal, Loris e Maria, hanno in programma una serie di appuntamenti in Italia.

Si inizia il 15 maggio a Crema, con un incontro - fissato per le 16 all'oratorio San Giacomo in via Patrini,1 - con i volontari de la Siembra e alcune associazioni locali. Per informazioni Elisabetta Vailati eli_vailati@yahoo.it

Il 16 e il 17 maggio appuntamento invece a Milano in una cooperativa sociale e in una scuola elementare. Incontro aperto a tutti domenica 16 maggio, alle 15.30, in via Trasimeno 7. Per informazioni Anna e Roberto Bussini robieanna@tin.it

Il 19 maggio - alle 19 - Loris e Maia saranno a Padova nella sala dei Missionari Comboniani di via San Giovanni Verdara 139. Occasione per ascoltare anche la vera musica brasiliana degli Iunto percussao.
Il 21 appuntamento alle 18 alla Libreria Carnevali (Cinema Astra)in via Mazzini 47 a Foligno (per informazioni Marchiele Eleonora marchiele@libero.it), mentre il 22 e il 23 maggio a Mantova, per incontrare le scuole, Radiobase e condividere un momento di festa con gli amici dell’Auser (informazioni Anna Pasolini anna.pasolini@gmail.com)
Lunedì 24 maggio appuntamento invece alle 20.30 nel Centro Saveriano Aminazione Missionaria di via Piamarta 9, a Brescia. Questa volta insieme ai ritmi brasiliani del Trio Happy Space.
Il 27 alle 17 a Genova per un incontro di presentazione nella libreria della comunità san Benedetto in salita S. Caterina 1/1 (per informazioni Etta Rapallo etta.rapallo@fastwebnet.it), il 28 a Torino con Viaggi Solidali, alle 21 in ottava Circoscrizione, via Camapana 28; il 29 a Firenze alla manifestazione Terra Futura(Fortezza da Basso, Firenze. Per informazioni Loris e Maria casaencantada@mlal.org )e, infine, a chiudere il "tour", appuntamento il 30 maggio a Verona nella sede di Progettomondo Mlal in viale Palladio 16.

Incontri imperdibili per conoscere più da vicino Casa Encantada e iniziare a programmare quelle che, oltre alle prossime vacanze, potrebbero rappresentare anche delle opportunità originali e nuove di incontro tra il nord e il sud del mondo.

martedì 11 maggio 2010

In Piemonte è in primo piano il Marocco

Diritto all'istruzione, alla crescita e allo sviluppo. Ma anche opportunità e strumenti di investimento per chi migra lontano dal paese d'origine. Tre in tutto gli appuntamenti che – seppur distinti - nei prossimi giorni porteranno in primo piano il Marocco a Cuneo e provincia.

A parlare, il 12 maggio, saranno prima di tutto le immagini, con la proiezione del video documentario “La scuola tra le nuvole” girato nelle piccole scuole di montagna avviate da ProgettoMondo Mlal in alcune comunità berbere della regione di Tadla Azilal.
Il film, in programma alle 20.45 a palazzo San Giovanni di Cuneo e già ospite quest’estate del Film Festival di Bellaria, documenta l’impegno del progetto “Scuola e Sviluppo” sul fronte del diritto all’infanzia e all’istruzione per promuoverne l’accesso a popolazioni tradizionalmente svantaggiate ed emarginate.
Immagini, interviste e impressioni – di cui qui di seguito proponiamo il promo - capaci di immergere in un’atmosfera diversa, dai visi, colori e panorami inconsueti, e così ancora ricca e autentica da far quasi tornare ad amare la scuola ai nostri più disincantati alunni italiani.



Incentrato sempre sullo stesso tema – e in programma ancora una volta nella sala Vinaj di palazzo San Giovanni - anche il seminario internazionale del giorno successivo, alle 15.30, durante cui si affronterà il tema della lotta all'analfabetismo in Marocco.
A intervenire, tra gli altri, due ospiti che conoscono bene il paese: Marianna Mormile, responsabile di “Scuola e Sviluppo” per ProgettoMondo Mlal, e Ahmed Benzzi, direttore dell'Aref, l'Accademia Regionale dell’Educazione e Formazione di Tadla Azilal, ente pubblico autonomo chiamato ad attuare nella Regione le politiche educative e formative del Paese: una sorta di ufficio scolastico provinciale italiano, partner marocchino della nostra ong insieme alla fondazione Zakoura.

Si parlerà invece di migrazione, e di esperienze a sostegno di progetti migratori tramite la cooperazione sociale, durante il seminario “Investire in Marocco. Opportunità e strumenti”, in programma questa volta in provincia di Cuneo – e più precisamente a Mondovì – il 15 maggio alle 16 nella sala conferenze del Parco Hotel di via Delvecchio.
ProgettoMondo Mlal ha attivato progetti sul tema della migrazione in Marocco fin dal 2005.
Prima con il programma “Mai più da clandestino”, finalizzato a promuovere prospettive di migrazione legale nella regione di Tadla Azilal, e poi con “Migrazione, tutti in rete!” il cui scopo è di contribuire a contrastare l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani con il coinvolgimento delle famiglie vittime dell’immigrazione illegale, delle associazioni organizzate della società civile e delle istituzioni locali.
La novità di questa nuova esperienza è senz’altro il coinvolgimento di istituzioni italiane e spagnole, nonché l’implementazione di azioni di sensibilizzazione delle comunità marocchine residenti in Italia e Spagna sul tema dello sviluppo delle regioni di origine.
Voce quindi alla capoprogetto di Migrazione tutti in rete, Teresa Leone, oltre che al direttore del Centro regionale di investimenti (CRI) di Beni Mellal, Ahmed El Ahouti, e al responsabile del centro Studi e Animazione territoriale del Cri, Adil Azmi, che indicheranno quali sono le effettive opportunità di investimento nel Marocco di oggi.
Un'occasione unica per meglio capire difficoltà e possibilità future di un Paese di cui tanto si sente parlare in Italia, e non sempre alla luce di una corretta informazione.

Tutti gli appuntamenti si inseriscono nell'iniziativa PIEMONTE chiama MONDO 2010 - Un intero mese dedicato alla cooperazione internazionale e all'educazione per una cittadinanza mondiale, organizzata per il quarto anno consecutivo dalle Ong che aderiscono al Consorzio delle Ong piemontesi.

lunedì 10 maggio 2010

Studenti in scena: "Nel mio teatro nessuno è straniero"

Accertatori di sosta africani e uomini d’affari stranieri, di passaggio su una panchina della città insieme ad anziane timorose e adolescenti annoiati. Una trovata divertente e ironica per invertire o restituire ruoli, e porre l’attenzione sul significato della parola confronto. Uno spettacolo teatrale –“la panchina” appunto – nato da un laboratorio del regista Alessandro Anderloni per essere inserito nella mini rassegna che verrà portata in scena al teatro Stimate il 15 e il 16 maggio su iniziativa del cartello di associazioni “Nella mia città nessuno è straniero” di cui ProgettoMondo Mlal fa parte.
Ed è proprio la nostra organizzazione ad aver proposto , per l’unico degli spettacoli di Anderloni ancora tutto da mettere in piedi, di realizzare il percorso teatrale con gli adolescenti dell’istituto professionale Enaip: una ventina in tutto e figli di genitori provenienti da diverse parti del mondo.
La diversità di culture che caratterizzano chi frequenta l’Enaip – dove ProgettoMondo Mlal ha già attivato percorsi di formazione e sensibilizzazione da 2 anni a questa parte - ha reso quindi ancora più vivace e interessante la nascita dello spettacolo “La panchina” che, come facilmente intuibile, prende spunto da quelle antibivacco inserite nei giardini di Verona dall’ultima amministrazione.
Da novembre a maggio i giovani studenti hanno partecipato attivamente alla nascita dello spettacolo, con suggerimenti, impulsi , trovate e riflessioni tutte finalizzate a mettere in scena quel messaggio di fiducia e di speranza sulle possibilità dell’incontro con l’altro, che stanno a cuore alle associazioni che compongono il Cartello.

Ma il programma, che vede il sostegno del Centro servizi per il volontariato di Verona, è fitto di appuntamenti e vede coinvolti anche bambini e adolescenti di altre scuole.
Si parte alle 17 di sabato con la prima C della scuola elementare Giuliari di Borgo Roma e la partecipazione del coro Andabatanda, che metteranno in scena "Zeno il pescatore". Se un giorno in riva all'Adige, nel cuore di Verona, un pescatore nero venisse per pescare...
Alle 21 tocca appunto a "la panchina”, mentre domenica tornano sul palco i più piccoli, questa volta di quarta, della scuola elementare Massalongo di Veronetta che, alle 15, si cimenteranno nella rappresentazione di "Bertoldo alla corte del re". Un povero, brutto furbo straccione. Un ricco, potente stupido re. A Verona, 1500 anni fa.
A seguire – alle 17 - va di scena il gruppo teatrale della Scuola Media Fincato Rosani di Borgo Venezia con "Quando Verona l'era un paese" per ritornare a 50 anni fa, quando Verona era un po' più povera, un po' più sorridente, un po' più solidale.

Una serie di spettacoli, tutti a ingresso libero, che porteranno sul palco dello Stimate piccole compagnie teatrali costituite con veri e propri laboratori culturali per affrontare, con varietà di linguaggi e con la leggerezza dell’ironia, il tema della diversità e dell’essere straniero. Straniero non solo nel senso di chi è immigrato da un altro paese, ma anche chi è oggetto di pregiudizi per la sua diversità sociale, generazionale o di genere.

Haiti, dov'è? Appuntamento il 13 e 14 maggio a Sassari

Attenzione pubblica e solidarietà sono su Haiti. Dopo il terribile terremoto che ha colpito l'isola il 12 gennaio scorso, radendo al suolo capitale e buona porta della zona a sud-ovest del paese, e provocando la morte di oltre 230 mila persone, la sensibilità mondiale ha innescato un'immediata solidarietà e la partecipazione di Stati, società civile e semplici cittadini.
È per parlare di questa solidarietà, del lavoro svolto finora, ma anche delle cause della povertà radicate nei paesi del sud del mondo, che ProgettoMondo Mlal ha organizzato due giorni di approfondimento a Sassari (13 e 14 maggio) con una serie di ospiti d'eccezione provenienti dai differenti settori della società civile e degli enti locali.
Prima fra tutti Suzy Castor, direttrice del Cresfed, il Centro per la ricerca e la formazione economico sociale allo sviluppo sostenuto ad Haiti anche da ProgettoMondo Mlal per il ruolo determinante che ha nel rafforzamento della democrazia e della giustizia sociale sull'isola. E attuale partner nel proggetto di emergenza avviato dopo il terremoto: "Scuole per la rinascita".
Con sei opere sull'occupazione americana di Haiti, l'emigrazione e le relazioni internazionali, una serie di lavori di ricerca e di articoli su Haiti, Caraibi e America Latina, oltre che numerosi seminari e corsi universitari, Suzy Castor nel 2005 ha ricevuto a Madrid il premio "Juan Maria Bandres", per la difesa del diritto d'asilo e alla solidarietà con i rifugiati. A Sassari parlerà tra l'altro anche del ruolo dei giovani nello sviluppo di Haiti, mettendo in luce quali sono i diritti umani negati loro nel presente e quali le aspirazioni del futuro.
Tra gli altri ospiti chiamati a intervenire – oltre al presidente di ProgettoMondo Mlal, Mario Lonardi, che modererà un dibattito sulle cause strutturali della povertà nel mondo – sarà presente l'ex ambasciatore dell'Unione Europea nei Paesi in via di sviluppo, Antonio Marongiu, per descrivere il ruolo della cooperazione internazionale dell'Unione Europea nei paesi in via Di Sviluppo, con un occhio particolare a quella dei giovani.
A Enrico Vagnoni rientrato in Italia da meno di un anno dopo aver lavorato con ProgettoMondo Mlal sul confine tra Haiti e Repubblica Dominicana, il compito invece di presentare un quadro sintetico e animato sulla storia e la geografia che caratterizzano l'isola.

Due giornate di approfondimento e di riflessione sulle azioni di raccolta fondi a quattro mesi dal grave terremoto quindi, ma anche per diffondere e promuovere un’immagine completa, integrale e obiettiva di Haiti, che vada oltre il “dramma” e la “tragedia” che da sempre hanno segnato il Paese e che, oltre a restituire al popolo haitiano la dignità che merita, aiuterà noi osservatori lontani ad avvicinarci alla cultura della mondialità, attraverso un confronto aperto e profondo su problematiche di impatto globale.

Per maggiori informazioni e il programma in dettaglio, che vede il patrocinio di Comune, Provincia e Università di Sassari, www.progettomondomlal.org

lunedì 3 maggio 2010

Ma oggi come sta Haiti? Se ne parla il 6 maggio a Vicenza

Il 12 gennaio 2010 il terremoto distrugge Haiti ... e oggi?
Il nostro cooperante sull'isola, Nicolas Derenne, sarà a Vicenza il 6 maggio alle 20.45 per raccontare la situazione attuale e quanto si conta di realizzare in futuro con il progetto "Scuole per la rinascita"

A Léogane, epicentro del terremoto, nonché sede del nostro progetto “Piatto di sicurezza”, su 61 scuole solo una è rimasta in piedi, e lo stesso è accaduto per le 30 chiese.
Gli ambulatori medici prima del terremoto erano 30, ora solo 2 sono accessibili e in grado di offrire servizi di assistenza.
Scenario ancora più drammatico per le abitazioni: 320 unità sulle 6400 del territorio sono in piedi.
Le lezioni scolastiche avrebbero dovuto riprendere sull’intero territorio nazionale il 6 aprile. Ad oggi, a quasi 4 mesi dal terremoto, le lezioni non sono ancora riprese e non riprenderanno nemmeno nei prossimi giorni.
In questi mesi la situazione, rispetto al giorno del sisma, è infatti cambiata
poco o nulla.

Scarica la locandina della serata